venerdì 19 settembre 2008

Articolo su Il Resto del Carlino

ESTRADATO

Luca al padre: "Sto bene"
Processo il 21 ottobre

Per la prima volta da quando è stato estradato in Grecia, martedì, il 25enne di Santarcangelo è riuscito a parlare con i familiari. Al carcere di Nafplion gli hanno fatto visita l’avvocato Carlo Alberto Zaina, il console italiano e l'avvocato greco Assimakis

"Sto bene, papà, non preoccuparti: mi stanno trattando bene". Nonostante il viaggio da incubo, la prima notte passata tra uffici di polizia e della Questura di Atene, il lungo trasferimento a Kalamata, in pulmino, con altri detenuti. "Sto bene", ha assicurato ieri al telefono Luca Zanotti al padre Paolo. Per la prima volta da quando è stato estradato in Grecia, martedì, il 25enne di Santarcangelo è riuscito a parlare con i familiari.

"Luca ha chiamato dal carcere di Nafplion, dove l’hanno appena trasferito — racconta Paolo — E’ un piccolo penitenziario, pulito, senza tanti detenuti". Ieri a Nafplion sono andati anche Assimakis, il legale ellenico a cui si sono affidati la famiglia del giovane e l’avvocato Carlo Alberto Zaina, e il console italiano. Hanno parlato con Luca e col direttore del carcere, a cui hanno spiegato il suo caso. Qui a Nafplion Luca resterà fino al processo, nel quale dovrà rispondere di quei 21 grammi di hashish, per cui fu arrestato nel 2005, con l’amico Davide D’Orsi, durante una vacanza in Peloponneso.

"Assimakis – annuncia Zaina – ci ha riferito che il processo sarà il 21 ottobre, probabilmente sarà un’unica udienza. E’ un risultato importante: in effetti pare che in Grecia stiano capendo che Luca non è un criminale". Già: l’eco che in questi mesi la stampa e la tivù hanno dato alla vicenda di Zanotti e D’Orsi (che per quei 21 grammi rischiano 10 anni di carcere, per i reati di spaccio e traffico) è arrivata fino alla Grecia. "Siamo fiduciosi", ammette lo stesso Zaina. E alcuni italiani che vivono là, nel frattempo, si sono offerti di aiutare famiglia e amici, che andranno a trovar Luca in Grecia.

Il primo a partire sarà il padre Paolo, lunedì sera. Andrà in auto: la speranza è di riportare Luca a casa, in caso di pena sospesa, alla fine di ottobre. "Al momento non si può dir nulla, ma dal consolato ci hanno rassicurato – continua ancora Zaina – E’ importante ora che le istituzioni siano vicine più che mai a Luca, magari presenziando in Grecia al processo". Solidarietà è arrivata a Zanotti anche dal consiglio provinciale, che ha votato a maggioranza (un solo astenuto, un altro non ha votato) l’ordine del giorno presentato da Massimo Pierpaolini del Pdl.

Manuel Spadazzi

Fonte: Il resto del carlino

giovedì 18 settembre 2008

Articolo su Il Resto del Carlino

Luca è arrivato in Grecia, "Non sei solo"
Solidarietà dal Consiglio Provinciale

Trasferimento allucinante fra delinquenti di ogni risma per il giovane santarcangiolese alla volta del carcere greco. Il padre sta organizzando una staffetta fra amici e parenti per visitarlo ogni giorno.

Ha passato la sua prima notte in Grecia insonne. Passando da un ufficio di polizia all’altro, in attesa di partire per Kalamata. Solo ieri pomeriggio Luca Zanotti, trasportato su un furgone con altri detenuti, dopo parecchi contrattempi e ritardi (dovuti alla burocrazia) ha raggiunto la località, dove resterà in cella fino a stamane. Proprio a Kalamata, dov’è iniziato il calvario del 25enne di Santarcangelo estradato in Grecia. A Kalamata, dove Luca nel 2005 fu arrestato (e poi rilasciato, su cauzione) insieme all’amico Davide D’Orsi dalla polizia greca, per 21 grammi di hashish. Già oggi Zanotti dovrebbe esser trasferito, secondo il suo avvocato in Grecia Georgios Assimakis, nel carcere di Nafplion, località a 150 km da Atene. "Per noi è una bella notizia - raccontano Paolo Zanotti, padre di Luca, e l’avvocato Carlo Alberto Zaina. - Dal consolato c’hanno assicurato che a Nafplion le condizioni di trattamento dei detenuti sono migliori, molto più civili delle altre carceri greche".

Quelle carceri le conosce bene Roberto Zappaterra, il giovane reggiano rimasto nelle galere greche 4 mesi nel 2006, dopo essere stato arrestato per alcuni cocci di anfore trovati sul suo camper. "Ho mandato un sms a Luca per fargli coraggio - racconta Zappaterra, che il 5 settembre scorso ha partecipato alla manifestazione per Zanotti in piazza - Gli ho detto di leggere e scrivere tanto, come ho fatto io. E’ l’unico modo per salvarsi e non impazzire, quello non è un ambiente per persone normali. Ti trovi in mezzo a dei delinquenti veri, che hanno commesso ogni sorta di reato". E’ stato Zappaterra a consigliare alla famiglia Zanotti il nome di Assimakis.

Ieri Paolo Zanotti ha parlato a lungo con Assimakis. "Ci ha rassicurato, ma fino a tardi nemmeno lui sapeva esattamente se Luca era già arrivato a Kalamata. Una volta a Nafplio, chiederà alle autorità che mio figlio possa ricevere una visita al giorno. Ci organizzeremo per fare la ‘staffetta’ e non lasciarlo mai solo, almeno fino al processo (che dovrebbe tenersi a fine ottobre). Lunedì andrò io, poi cercherò di organizzare le cose perché anche altri, amici, parenti, possano andare a trovarlo: non lo lasceremo solo".

Oggi invece Luca dovrebbe incontrare Assimakis. Neanche la politica l’ha abbandonato. Ieri l’on. del Pdl Sergio Pizzolante ha iniziato a raccogliere adesioni tra i parlamentari al comitato, fondato con l’avvocato Zaina e l’on. Marchioni del Pd, per rivedere le norme sul mandato di arresto europeo, mentre i consiglieri regionali Piva, Pironi e Lombardi chiedono alla Regione di attivarsi. Il caso andrà anche al Parlamento europeo, con l’interrogazione di Giuseppe Gargani. Il presidente della commissione giustizia, che ha consultato Zaina, chiederà "com’è stata ammissibile l’estradizione per Zanotti, a fronte di leggi così diverse tra l’Italia e la Grecia". Per quei 21 grammi di hashish Luca rischia 10 anni di carcere, ma Assimakis è fiducioso: "Le autorità greche non possono pensare che Luca sia un trafficante".

Manuel Spadazzi e Settimo Baisi

Fonte: Il resto del carlino

mercoledì 17 settembre 2008

Servizio sul TG2



Fonte: Tg2 Link diretto

Articolo su Il corriere della sera

Il padre: «Quando è partito era sereno»

Luca Zanotti estradato in Grecia,
rischia 10 anni per 21 grammi di hashish

Il giovane era stato sorpreso con l'amico in possesso di stupefacenti. È accusato di traffico internazionale

ATENE - Luca Zanotti è stato estradato. Il giovane era stato arrestato martedì mattina per essere consegnato alle autorità elleniche, come ha deciso la Cassazione. La Suprema Corte ha infatti concesso alla Grecia di detenere il nostro connazionale in attesa del giudizio.

IN CARCERE - Un giudizio al termine del quale Zanotti rischia fino a 10 anni di carcere. Il ventenne riminese, che dovrebbe essere condotto in carcere nella località di Kalamata, è accusato di 'traffico internazionale, detenzione e spaccio di droga', per essere stato sorpreso, insieme all'amico, Davide D'Orsi, con 21 grammi di hashish, portati nel Peloponneso, nell'estate 2005.

IL PROCESSO - Il padre di Luca, Paolo Zanotti, prevede di volare in Grecia per assistere il suo ragazzo, stargli accanto come ha fatto in questi mesi. Forse già da sabato prossimo: «Quando è partito - dice il genitore dalla stazione dei carabinieri - Luca era sereno». Gli avvocati si mostrano ottimisti sui tempi del processo: «Sembra che si possano accorciare. Potrebbe essere celebrato entro un mese».

Fonte: Il corriere della sera

Articolo su La Repubblica

Il ventiquattrenne, prelevato in mattinata, rischia oltre dieci anni
Il paese Ellenico ha spiccato un mandato di arresto europeo

Droga, Zanotti estradato in Grecia
Nel 2005 fermato con uno spinello

"Traffico internazionale, detenzione e spaccio di droga" le accuse a suo carico

Nella mattinata, intorno alle 5 e 30, è stato arrestato il riminese Luca Zanotti che in serata verrà estradato in Grecia per rispondere dell'accusa di traffico internazionale, detenzione e spaccio di droga che in caso di condanna prevedono una detenzione non inferiore ai 10 anni. Nel 2005 il ventiquattrenne, insieme all'amico Davide D'Orsi, era stato fermato dalle autorità elleniche nel Peloponneso con 21 grammi di hashish.

La Cassazione nei giorni scorsi ha concesso alla Grecia di detenere Zanotti in attesa del processo che, secondo le prime informazioni, potrebbe tenersi a metà ottobre. Il riminese rimarrà nel carcere di Kalamata, prima di essere trasferito ad Atene in attesa del giudizio. Proprio la località di detenzione è motivo di preoccupazione tra i familiari a causa della durezza del regime carcerario greco.

La vicenda. Luca Zanotti e Davide D'Orsi sono stati fermati dalla polizia greca nel 2005, durante una vacanza nel Peloponneso. I due, che all'epoca avevano rispettivamente 21 e 25 anni, furono trovati con 21 grammi di hashish ed arrestati dalle autorità elleniche per possesso di sostanze stupefacenti. Dopo quattro giorni in cella e il pagamento di 2.500 euro di cauzione furono infine rilasciati potendo così tornare in Italia.
La procedura legale è andata avanti con la richiesta della magistratura greca di estradare i due ragazzi per sottoporli a processo, concessa per Zanotti e respinta per D'Orsi, nei confronti del quale servirà però un'altro processo d'appello.

La mobilitazione. In difesa dei due ragazzi si sono mobilitate forze politiche e associazioni. A inizio settembre si è svolta una manifestazione di solidarietà a Sant'Arcangelo di Romagna, paese di origine di Zanotti, alla quale avevano preso parte anche il sindaco Vannoni e i parlamentari riminesi Marchioni (Pd) e Pizzolante (Pdl) e che si era conclusa con la raccolta di un migliaio di firme. Pochi giorni dopo, l'onorevole Elisabetta Zamparutti, esponente del partito Radicale eletta nelle liste del Pd, ha rivolto un'interrogazione al presidente del Consiglio e al ministro della Giustizia, chiedendo che non venisse eseguita l'estradizione. Per perorare la propria causa Zanotti ha anche aperto blog con tutti gli aggiornamenti sulla propria situazione, a cui si affianca la raccolta di adesioni giunta fino ad ora a 1.500 firme.

Le accuse. Nei confronti dei due ragazzi sono state avanzate accuse molto pesanti: traffico internazionale, detenzione, spaccio e uso di sostanze stupefacenti. La legge greca non prevede infatti distinzione tra la detenzione ad uso personale e lo spaccio di droghe, quindi Zanotti rischia una pena non inferiore ai 10 anni di carcere in caso di condanna.

Fonte: La Repubblica

Articolo su Il Resto del Carlino

GIUSTIZIA COLABRODO

Estradato per 21 grammi di fumo
Luca rischia dieci anni di carcere

Prelevato dalla sua casa di Rimini è già stato portato in Grecia. "Ero pronto per questo momento" racconta. E papà partirà per stargli vicino

Nella valigia un po’ di vestiti, qualche romanzo e la Bibbia. "Ho ripreso a leggerla, mi aiuterà in carcere". La borsa l’aveva preparata già a fine agosto Luca Zanotti, dopo che la Cassazione ha accolto per lui l’estradizione in Grecia. E ieri per il 24enne di Santarcangelo, che rischia 10 anni di carcere per essere stato arrestato nel 2005 nel Peloponneso con 21 grammi di hascisc, è arrivato il momento temuto.

Poco dopo le 5 del mattino i carabinieri si sono presentati a casa sua per procedere con l’estradizione. Luca non ha perso il controllo, è rimasto tranquillo. «Mi sento sereno, sono settimane che mi preparo a questo momento, sono pronto ad affrontare la giustizia greca», assicura, poco prima di partire per Milano. I carabinieri l’hanno scortato fino a Malpensa dopo averlo trattenuto fino alle 11, in caserma, dove è rimasto con il padre Paolo e il vice parroco. In aeroporto la consegna alla polizia greca, che l’ha accompagnato sul volo Milano-Atene delle 19,35.

Già oggi Zanotti, che ieri sera ha trovato ad aspettarlo all’aeroporto l’avvocato greco, Georgios Assimakis, e il vice console italiano sarà in cella a Kalamata. La stessa località dove nel 2005 fu arrestato con l’amico, il torinese (ma residente in Romagna) Davide D’Orsi per quei 21 grammi di hascisc. Quantità per la quale i due ragazzi non avrebbero rischiato nulla in Italia, ma sufficiente in Grecia per far rischiare ai giovani 10 anni di carcere. "E’ una pena assolutamente spropositata", hanno ribadito in questi mesi la famiglia Zanotti, il suo legale Carlo Alberto Zaina, e i tanti amici che si sono mobilitati per Luca, finito al centro di un caso nazionale.

Per lui si sono mossi anche il sottosegretario agli Esteri, Stefania Craxi, gli onorevoli Sergio Pizzolante (Pdl) ed Elisa Marchioni (Pd). I due parlamentari il 5 settembre sono anche scesi in piazza a Santarcangelo con duemila persone, per manifestare a solidarietà a Zanotti e D’Orsi, e chiedere che vengano rivisti gli accordi per il mandato d’arresto europeo. "Luca è stato preso all’alba, come un mafioso... Nei prossimi giorni - annuncia Pizzolante - proporrò a tutti i parlamentari di aderire al nuovo comitato per rivedere le norme sull’estradizione. Norme ingiuste, come dimostra il caso Zanotti, di fronte a leggi così diverse tra i vari Paesi per lo stesso reato".

Luca, come la Cassazione ha deciso il 21 agosto, dovrà comparire in un tribunale greco. Le accuse contro lui e D’Orsi (sull’estradizione di quest’ultimo la Corte d’appello deciderà a fine ottobre) sono di spaccio e traffico internazionale di droga. Ma Zaina e Assimakis sperano di far ottenere a Zanotti le attenuanti. Luca, nel frattempo, dovrà restare in cella in fino al processo. Non nelle galere di Kalamata, però, che hanno una pessima fama: «Entro due giorni sarà trasferito in un carcere vicino Atene, in condizioni relativamente più umane», annuncia Zaina.

Qui resterà fino al processo «che dovrebbe iniziare a fine ottobre». Prima, molto prima, i genitori Paolo e Daniela voleranno in Grecia per andare a trovare Luca: "E’ un momento duro - ammettono - ma Luca si dimostra più maturo che mai". Presto andrà a trovarlo anche una delegazione bipartisan costituita dagli onorevoli Pizzolante e Marchioni.

Manuel Spadazzi

Fonte: Il Resto del Carlino

martedì 16 settembre 2008

Intervista al padre di Luca e al legale su Icaro Tv

La partenza

Oggi e' arrivata l'ennesima brutta notizia.
Questa mattina, Luca mi ha inviato un sms dicendo che lo sono andati a prendere i carabinieri.
Questa sera partira' da Malpensa, scortato dalla polizia greca, alla volta di un carcere ellenico nei pressi di Atene.
Il processo, da quello che ha detto (l'sms e' stato abbastanza breve, e ancora non ho avuto modo di avere altri contatti), non dovrebbe tardare molto.

Questo e' quanto. Purtroppo al momento non si sa (o almeno, non so) di piu'.
In caso di novita', scrivero' un altro post.
Intanto...

FORZA LUCA, SIAMO TUTTI CON TE!

edit: ho parlato con i genitori. Ancora nessuna news (putroppo) sulla data del processo.

sabato 6 settembre 2008

venerdì 5 settembre 2008

Venerdì 5 Settembre manifestazione per Luca e Davide

Ecco il programma della manifestazione:

Intervista a Luca Zanotti su La7



Fonte:La7

Articolo su Il resto del Carlino

CASO ZANOTTI

"In piazza per Luca:
una battaglia di civiltà "

Solidali a Luca Zanotti, in tanti dalle associazioni agli enti, dai politici d'ogni fazione ai semplici cittadini si sono mobilitati in sostegno del 25enne che rischia secondo la legge greca sino a 10 anni di carcere

"La nostra non è una battaglia contro i giudici. E non è una battaglia politica. E’ una questione di civiltà. Vogliamo sensibilizzare l’opinione pubblica sulla sproporzione enorme che c’è tra il reato commesso in Grecia da Luca Zanotti e Davide D’Orsi, perché i ragazzi hanno commesso un reato e sono i primi a riconoscerlo, e la pena che rischiano in Grecia". Lo ripetono forte e chiaro i ragazzi di Ora d’aria, l’associazione che si è mobilitata per i due giovani, alla vigilia della manifestazione di solidarietà per Luca e Davide in programma stasera a Santarcangelo. Cercando di allontanare ogni strumentalizzazione, ogni equivoco sull’iniziativa di stasera.

L’elenco di associazioni, politici, enti, e delle semplici persone che hanno voluto aderire è lunghissimo, e trasversale. "Quasi tutti i partiti hanno aderito". Ci saranno momenti musicali (con i cantautori Dany Greggio e Daniele Maggioli), ma ci saranno soprattutto gli interventi di familiari e amici che, a partire dalle 20,30, si alterneranno sul palco allestito in piazza Ganganelli. Tutti a spiegare che "è giusto che i ragazzi paghino per il loro sbaglio, ma i 10 anni di carcere che rischiano in Grecia sono davvero esagerati". E’ questa la solidarietà che Santarcangelo chiede per Luca, e per l’amico di Borghi Davide D’Orsi, coinvolto con lui nella vicenda.

"In queste settimane sono arrivati tanti messaggi, tanti segnali di sostegno – ammette Paolo Zanotti, padre di Luca – e questo ha aiutato noi, ma soprattutto Luca. Da mercoledì è di nuovo a casa (dimesso dall’ospedale), ma con la mente si sta preparando alla Grecia. Sa, dopo che la Cassazione ha accolto l’estradizione, che dovrà andarci, ed è pronto ad affrontare questo periodo durissimo. In questi mesi è molto cambiato. Si dice che si matura nelle difficoltà, e Luca sta maturando tanto".

Con i genitori di Zanotti, Paolo e Daniela, stasera sul palco salirà anche l’avvocato Carlo Alberto Zaina, che ricorda come "la loro vicenda ripropone il problema dello stato di diritto. E’ giusto che due italiani possano rischiare 10 anni di carcere per un reato che in Italia sarebbe stato punito molto menoseveramente? Ed è giusto che Zanotti (per D’Orsi la Corte d’appello si esprimerà a giorni), debba stare in carcere preventivo in Grecia fino al processo, quando non si sa nemmeno quando inizierà? I tempi della giustizia greca sono molto lenti, come quelli italiani: Luca potrebbe rimanere in galera anche 2 o 3 anni".

Ecco perché, continua Zaina, "non basta dire, come ha fatto qualcuno, che devono andare in carcere perché hanno commesso un reato di droga: chi lo sostiene non ha capito la vicenda". Tanto più, nota il sindaco di Santarcangelo Mauro Vannoni, nel caso di Luca e Davide. "Ho parlato più volte con Luca, e lui è il primo a dire che ha commesso un reato. Ma la pena non può essere solo il carcere, e per di più secondo leggi così diverse dalle nostre".

La manifestazione di stasera (attese centinaia di persone da tutto il Riminese) servirà, dopo le 2mila firme raccolte, a ribadire l’ingiusto trattamento a cui vanno incontro i ragazzi. "Certo – spiega don Giancarlo Del Bianco – non sono mancati in queste settimane quelli che hanno accusato dicendo: voi fate di questi due ragazzi due eroi, ma hanno commesso un reato! E’ vero, Luca (come Davide), ha fatto un errore. Ma non è un drogato, e non è un criminale. Si deve punire il peccato, non il peccatore".

Manuel Spadazzi

Fonte: Il resto del Carlino

giovedì 4 settembre 2008

Intervista a Paolo Zanotti su Icaro Tv

Articolo su Il resto del Carlino

MANIFESTAZIONE IN PIAZZA PER ZANOTTI

Solidarietà al giovane da estradare
Duemila firmano per il santarcangiolese

Gli amici, in meno di una settimana, hanno organizzato una manifestazione di solidarietà e raccolto quasi 1400 firme alle quali vanno aggiunte quelle su internet, arrivate a quota 500

"Speriamo che domani sera Luca sia con noi in piazza". Lo sperano gli amici e i familiari di Luca Zanotti, che in questi giorni stanno raccogliendo le firme e organizzando la manifestazione di solidarietà a favore del 25enne di Santarcangelo, condannato all’estradizione in Grecia dalla Cassazione. Non sarà facile: ieri pomeriggio i medici hanno dimesso il ragazzo dall’ospedale ‘Infermi’ di Rimini, dov’era ricoverato da venerdì per gli attacchi di panico e ulcera. Le sue condizioni sono nettamente migliorate, e pertanto, secondo i sanitari, non c’era motivo di proseguire il ricovero.

"A questo punto possono portarlo dentro in carcere da un momento all’altro", ammette l’avvocato che difende il giovane, Carlo Alberto Zaina. Per Zanotti, comunque, non ci sarà il trasferimento immediato nelle galere greche di Kalamata. Prima Luca verrà portato in un carcere italiano (quasi sicuramente i Casetti, a Rimini) e qui dovrà attendere fino al momento della consegna alle autorità in Grecia. Qui Zanotti, arrestato (insieme all’amico 29enne Davide D’Orsi) nel 2005 nel Peloponneso con 21 grammi di hashish, dovrà rispondere del reato di spaccio e traffico internazionale. Accuse molto pesanti, per le quali Luca rischia dieci anni di carcere.

Una situazione paradossale, che "rischia di rovinare la vita a un ragazzo che, è vero, ha commesso un errore, ma non è né un criminale né uno spacciatore", hanno sempre ripetuto in questi giorni la famiglia e l’avvocato del giovane. E gli amici, che in meno di una settimana hanno organizzato la manifestazione di solidarietà di domani sera, e raccolto già quasi 1400 firme (a cui si aggiungono poi quelle su internet, arrivate a quota 500). "Abbiamo chiesto solidarietà per Luca nella piazza, nei bar, per le strade, fuori dalla chiesa... E quasi tutti hanno firmato", raccontano Elio, Michela e gli altri ragazzi del centro giovani di Santarcangelo ‘Ora d’aria’, impegnati nell’iniziativa di domani sera.

Iniziativa che ha ricevuto il patrocinio del Comune e della Provincia, il sostegno della Cgil e di tanti esponenti politici, e l’adesione di decine di associazioni, compresa la parrocchia di Santarcangelo.Domani sera (inizio 20,30) sul palco, a chiedere "un trattamento equo" per Zanotti, ci saranno non solo i genitori e l’avvocato, ma pure il parroco, don Giancarlo Del Bianco, che leggerà la lettera del vescovo. Presente anche il sindaco di Santarcangelo Mauro Vannoni (nella foto qui a fianco), uno dei tanti firmatari della petizione. Che è stata accolta in modo assolutamente bipartisan. Si va da Stefania Craxi a Rifondazione e Comunisti italiani.

Manuel Spadazzi

mercoledì 3 settembre 2008

Articolo su Il resto del Carlino

PAROLE D'AFFETTO

Zanotti ancora ricoverato, il Vescovo gli scrive

Mons. Francesco Lambiasi, Vescovo di Rimini ha inviato una missiva al 25enne santarcangiolese, ancora ricoverato in ospedale dopo gli attacchi di panico e ulcera dello scorso venerdì

E’ ancora ricoverato a Rimini, e qui resterà ancora per almeno un paio di giorni. E’ ancora molto provato Luca Zanotti, tornato in ospedale venerdì scorso dopo gli attacchi di panico e ulcera che hanno colpito il giovane. "Speriamo di avere Luca con noi venerdì alla manifestazione", si augura Michela Paganelli, presidente dell’associazione ‘Ora d’aria’. Sono loro, i ragazzi del centro giovani di Santarcangelo, che in questi giorni stanno mettendo in piedi la grande manifestazione di solidarietà di venerdì per Zanotti.

Da sabato non c’è giorno che non passino a fare volantinaggio: in piazza, fuori dalla chiesa, nei bar, nei negozi. Sono attesi centinaia di santarcangiolesi, mentre sul palco saliranno i genitori, Paolo (nella foto) e Daniella Zanotti, forse il sindaco Vannoni, sicuramente Roberto Zappaterra, giovane reggiano che ha passato due mesi in un carcere greco. "Dev’essere una manifestazione di solidarietà, nessuna strumentalizzazione", chiedono la famiglia, gli amici, il Comune. E non mancherà l’appoggio del vescovo di Rimini, mons. Francesco Lambiasi. Dovrebbe far visita a Luca domani, in ogni caso il vescovo ha scritto una lettera di solidarietà al ragazzo, che verrà letta venerdì sera da don Giancarlo Del Bianco in piazza.

Manuel Spadazzi

Fonte: Il resto del Carlino

Appello Ora d'aria su Icaro Tv

martedì 2 settembre 2008

Articolo su Il resto del Carlino

VERSO UN ACCORDO INTERNAZIONALE

La Giunta provinciale schierata
in favore di Luca Zanotti

L'ente sovraccomunale ha proposto che si possa giungere ad una soluzione equilibrata attraverso un confronto tra diritto italiano e diritto greco in materia di stupefacenti


Il territorio riminese si è mosso da tempo
con una campagna per aiutare Luca Zanotti e Davide D'Orsi, i due giovani che rischiano dieci anni di carcere per traffico internazionale di droga essendo stati presi all’aeroporto di Atene con 21 grammi di hashish. In quel Paese non esiste differenza tra spaccio e consumo e dunque tutto viene considerato come un reato da punire con un periodo di detenzione non inferiore ai 10 anni. La Giunta della Provincia di Rimini, stamane, ha affrontato la vicenda e deciso di insistere nella ricerca di una soluzione equilibrata.

Occorre, è stato detto, che si incrocino il diritto italiano e le normative greche per una soluzione di equilibrio. La Giunta ha proposto che si possa arrivare ad una comune normativa europea. Gli assessori provinciali, molto preoccupati per la piega che potrebbe prendere la vicenda di Luca e Davide, apprezzano e ringraziano i parlamentari riminesi e tutte le associazioni che si sono mossi nei confronti del Governo italiano. E si impegneranno affinchè si arrivi ad una soluzione positiva.

Fonte: Il resto del Carlino

CIGL aderisce alla manifestazione di Venerdì 5 Settembre

Io intanto continuo a riportare le news che trovo.

La CGIL di Rimini aderisce alla manifestazione organizzata dai ragazzi di Santarcangelo per aiutare Luca Zanotti e Davide D’Orsi condividendo l’intenzione alla base delle azioni di solidarietà dell’associazione OraD’aria focalizzata essenzialmente sulla drammatica vicenda umana che vede protagonisti i due giovani.

Rivolge anche un appello ai rappresentanti delle istituzioni affinché, a livello più generale, affrontino il tema dei rapporti internazionali legati al regime di estradizione in presenza di leggi tanto diverse, in ciascun Paese della stessa Europa, che regolano il medesimo reato.

Meris Soldati
Segr. generale CGIL Rimini

Fonte: NewsRimini

lunedì 1 settembre 2008

Raccolta firme

A quanto pare il sito che ospita la raccolta firme (almeno, la versione italiana) al momento ha qualche problema.
Per leggere l'appello e apporre la propria firma è sufficiente cambiare il suffisso del dominio da .it a .com, lasciando uguale tutto il resto.
Ad ogni modo, ecco un link funzionante:
http://firmiamo.com/lucaedavide-chiedonosostegno
Appena ho tempo aggiornerò anche il banner laterale con quello funzionante.