mercoledì 17 settembre 2008
Articolo su Il corriere della sera
Il padre: «Quando è partito era sereno»
Luca Zanotti estradato in Grecia,
rischia 10 anni per 21 grammi di hashish
Il giovane era stato sorpreso con l'amico in possesso di stupefacenti. È accusato di traffico internazionale
ATENE - Luca Zanotti è stato estradato. Il giovane era stato arrestato martedì mattina per essere consegnato alle autorità elleniche, come ha deciso la Cassazione. La Suprema Corte ha infatti concesso alla Grecia di detenere il nostro connazionale in attesa del giudizio.IN CARCERE - Un giudizio al termine del quale Zanotti rischia fino a 10 anni di carcere. Il ventenne riminese, che dovrebbe essere condotto in carcere nella località di Kalamata, è accusato di 'traffico internazionale, detenzione e spaccio di droga', per essere stato sorpreso, insieme all'amico, Davide D'Orsi, con 21 grammi di hashish, portati nel Peloponneso, nell'estate 2005.
IL PROCESSO - Il padre di Luca, Paolo Zanotti, prevede di volare in Grecia per assistere il suo ragazzo, stargli accanto come ha fatto in questi mesi. Forse già da sabato prossimo: «Quando è partito - dice il genitore dalla stazione dei carabinieri - Luca era sereno». Gli avvocati si mostrano ottimisti sui tempi del processo: «Sembra che si possano accorciare. Potrebbe essere celebrato entro un mese».
Fonte: Il corriere della sera
Articolo su La Repubblica
Il ventiquattrenne, prelevato in mattinata, rischia oltre dieci anni
Il paese Ellenico ha spiccato un mandato di arresto europeo
Droga, Zanotti estradato in Grecia
Nel 2005 fermato con uno spinello
"Traffico internazionale, detenzione e spaccio di droga" le accuse a suo carico
Nella mattinata, intorno alle 5 e 30, è stato arrestato il riminese Luca Zanotti che in serata verrà estradato in Grecia per rispondere dell'accusa di traffico internazionale, detenzione e spaccio di droga che in caso di condanna prevedono una detenzione non inferiore ai 10 anni. Nel 2005 il ventiquattrenne, insieme all'amico Davide D'Orsi, era stato fermato dalle autorità elleniche nel Peloponneso con 21 grammi di hashish.La Cassazione nei giorni scorsi ha concesso alla Grecia di detenere Zanotti in attesa del processo che, secondo le prime informazioni, potrebbe tenersi a metà ottobre. Il riminese rimarrà nel carcere di Kalamata, prima di essere trasferito ad Atene in attesa del giudizio. Proprio la località di detenzione è motivo di preoccupazione tra i familiari a causa della durezza del regime carcerario greco.
La vicenda. Luca Zanotti e Davide D'Orsi sono stati fermati dalla polizia greca nel 2005, durante una vacanza nel Peloponneso. I due, che all'epoca avevano rispettivamente 21 e 25 anni, furono trovati con 21 grammi di hashish ed arrestati dalle autorità elleniche per possesso di sostanze stupefacenti. Dopo quattro giorni in cella e il pagamento di 2.500 euro di cauzione furono infine rilasciati potendo così tornare in Italia.
La procedura legale è andata avanti con la richiesta della magistratura greca di estradare i due ragazzi per sottoporli a processo, concessa per Zanotti e respinta per D'Orsi, nei confronti del quale servirà però un'altro processo d'appello.
La mobilitazione. In difesa dei due ragazzi si sono mobilitate forze politiche e associazioni. A inizio settembre si è svolta una manifestazione di solidarietà a Sant'Arcangelo di Romagna, paese di origine di Zanotti, alla quale avevano preso parte anche il sindaco Vannoni e i parlamentari riminesi Marchioni (Pd) e Pizzolante (Pdl) e che si era conclusa con la raccolta di un migliaio di firme. Pochi giorni dopo, l'onorevole Elisabetta Zamparutti, esponente del partito Radicale eletta nelle liste del Pd, ha rivolto un'interrogazione al presidente del Consiglio e al ministro della Giustizia, chiedendo che non venisse eseguita l'estradizione. Per perorare la propria causa Zanotti ha anche aperto blog con tutti gli aggiornamenti sulla propria situazione, a cui si affianca la raccolta di adesioni giunta fino ad ora a 1.500 firme.
Le accuse. Nei confronti dei due ragazzi sono state avanzate accuse molto pesanti: traffico internazionale, detenzione, spaccio e uso di sostanze stupefacenti. La legge greca non prevede infatti distinzione tra la detenzione ad uso personale e lo spaccio di droghe, quindi Zanotti rischia una pena non inferiore ai 10 anni di carcere in caso di condanna.
Fonte: La Repubblica
Articolo su Il Resto del Carlino
Estradato per 21 grammi di fumo
Luca rischia dieci anni di carcere
Prelevato dalla sua casa di Rimini è già stato portato in Grecia. "Ero pronto per questo momento" racconta. E papà partirà per stargli vicino
Nella valigia un po’ di vestiti, qualche romanzo e la Bibbia. "Ho ripreso a leggerla, mi aiuterà in carcere". La borsa l’aveva preparata già a fine agosto Luca Zanotti, dopo che la Cassazione ha accolto per lui l’estradizione in Grecia. E ieri per il 24enne di Santarcangelo, che rischia 10 anni di carcere per essere stato arrestato nel 2005 nel Peloponneso con 21 grammi di hascisc, è arrivato il momento temuto.
Poco dopo le 5 del mattino i carabinieri si sono presentati a casa sua per procedere con l’estradizione. Luca non ha perso il controllo, è rimasto tranquillo. «Mi sento sereno, sono settimane che mi preparo a questo momento, sono pronto ad affrontare la giustizia greca», assicura, poco prima di partire per Milano. I carabinieri l’hanno scortato fino a Malpensa dopo averlo trattenuto fino alle 11, in caserma, dove è rimasto con il padre Paolo e il vice parroco. In aeroporto la consegna alla polizia greca, che l’ha accompagnato sul volo Milano-Atene delle 19,35.
Già oggi Zanotti, che ieri sera ha trovato ad aspettarlo all’aeroporto l’avvocato greco, Georgios Assimakis, e il vice console italiano sarà in cella a Kalamata. La stessa località dove nel 2005 fu arrestato con l’amico, il torinese (ma residente in Romagna) Davide D’Orsi per quei 21 grammi di hascisc. Quantità per la quale i due ragazzi non avrebbero rischiato nulla in Italia, ma sufficiente in Grecia per far rischiare ai giovani 10 anni di carcere. "E’ una pena assolutamente spropositata", hanno ribadito in questi mesi la famiglia Zanotti, il suo legale Carlo Alberto Zaina, e i tanti amici che si sono mobilitati per Luca, finito al centro di un caso nazionale.
Per lui si sono mossi anche il sottosegretario agli Esteri, Stefania Craxi, gli onorevoli Sergio Pizzolante (Pdl) ed Elisa Marchioni (Pd). I due parlamentari il 5 settembre sono anche scesi in piazza a Santarcangelo con duemila persone, per manifestare a solidarietà a Zanotti e D’Orsi, e chiedere che vengano rivisti gli accordi per il mandato d’arresto europeo. "Luca è stato preso all’alba, come un mafioso... Nei prossimi giorni - annuncia Pizzolante - proporrò a tutti i parlamentari di aderire al nuovo comitato per rivedere le norme sull’estradizione. Norme ingiuste, come dimostra il caso Zanotti, di fronte a leggi così diverse tra i vari Paesi per lo stesso reato".
Luca, come la Cassazione ha deciso il 21 agosto, dovrà comparire in un tribunale greco. Le accuse contro lui e D’Orsi (sull’estradizione di quest’ultimo la Corte d’appello deciderà a fine ottobre) sono di spaccio e traffico internazionale di droga. Ma Zaina e Assimakis sperano di far ottenere a Zanotti le attenuanti. Luca, nel frattempo, dovrà restare in cella in fino al processo. Non nelle galere di Kalamata, però, che hanno una pessima fama: «Entro due giorni sarà trasferito in un carcere vicino Atene, in condizioni relativamente più umane», annuncia Zaina.
Qui resterà fino al processo «che dovrebbe iniziare a fine ottobre». Prima, molto prima, i genitori Paolo e Daniela voleranno in Grecia per andare a trovare Luca: "E’ un momento duro - ammettono - ma Luca si dimostra più maturo che mai". Presto andrà a trovarlo anche una delegazione bipartisan costituita dagli onorevoli Pizzolante e Marchioni.
Manuel Spadazzi
Fonte: Il Resto del Carlino