Finisce l'incubo per Luca Zanotti
Potrà tornare subito a casa
Nel 2005 era stato fermato con 20 grammi di hashish: il tribunale greco lo ha condannato a tre mesi con la condizionale, per detenzione di stupefacenti, derubricando l’imputazione originale di traffico internazionale di droga che prevede 10 anni di carcere
E' finito l'incubo per Luca Zanotti, il giovane di Santarcangelo di Romagna che rischiava fino a 10 anni di carcere: e’ stato oggi condannato a tre mesi con la condizionale per detenzione di stupefacenti. Il tribunale greco ha cosi’ derubricato l’imputazione originale di traffico internazionale di droga che prevede una pena sino a 10 anni.
Stessa condanna, durante la stessa udienza, svoltasi a Kalamata, nel Pelopponeso, anche Davide D’Orsi l’amico che si trovava con Zanotti al momento del fermo da parte della polizia greca nel 2005, che li trovo’ in possesso di 20 grammi di hashish. Sia Zanotti che D’Orsi potranno tornare ora in Italia.
‘’Si’, sono molto contento, non so che altro dire’’, ha detto il ventiquattrenne Luca. ‘’In tribunale in realta’, poiche’ la sentenza e’ stata letta in greco, non ci siamo subito resi conto che era finita bene, poi pero’ abbiamo guardato gli avvocati e abbiamo capito’’. ‘’E’ la migliore sentenza che potessi aspettarmi e il gran merito va all’avvocato Assimakis: e’ stato bravissimo’’, ha aggiunto.
’’Con l’hashish e’ finito tutto, e’ stata una lezione molto dolorosa ma utile’’, conferma il giovane - che frequenta la facolta’ di lettere all’Universita’ di Trieste ed ha recentemente superato con successo un esame - precisando che prima di ripartire col padre per l’Italia si rechera’ ad Atene per ringraziare l’ambasciatore Giampaolo Scarante dell’assistenza fornitagli in questi mesi.
Zanotti e D’orsi erano giunti ieri a Patrasso e da li’ si sono recati a Kalamata, accompagnati dall’avvocato greco di Luca, Giorgio Assimakis. Ad attenderli il responsabile consolare dell’ambasciata italiana ad Atene Martin Brook, l’assistente sociale presso la sede diplomatica Salvo Cavallaro e la rappresentante consolare a Kalamata Margherita Bovicelli, oltre all’avvocato di D’Orsi, Fabrizio Briganti, giunto dall’Italia. Tutti erano oggi in aula ad ascoltare la sentenza.
Zanotti era comparso davanti al tribunale di Kalamata lo scorso ottobre, dopo un periodo di detenzione, ma il processo non si era potuto tenere a causa di uno sciopero dei cancellieri. Il giudice aveva tuttavia concesso all’imputato di restare a piede libero in attesa della nuova udienza dietro il pagamento di una cauzione di 10.000 euro.
Fonte: Il resto del Carlino
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