Estradato per 21 grammi di fumo
Luca rischia dieci anni di carcere
Prelevato dalla sua casa di Rimini è già stato portato in Grecia. "Ero pronto per questo momento" racconta. E papà partirà per stargli vicino
Nella valigia un po’ di vestiti, qualche romanzo e la Bibbia. "Ho ripreso a leggerla, mi aiuterà in carcere". La borsa l’aveva preparata già a fine agosto Luca Zanotti, dopo che la Cassazione ha accolto per lui l’estradizione in Grecia. E ieri per il 24enne di Santarcangelo, che rischia 10 anni di carcere per essere stato arrestato nel 2005 nel Peloponneso con 21 grammi di hascisc, è arrivato il momento temuto.
Poco dopo le 5 del mattino i carabinieri si sono presentati a casa sua per procedere con l’estradizione. Luca non ha perso il controllo, è rimasto tranquillo. «Mi sento sereno, sono settimane che mi preparo a questo momento, sono pronto ad affrontare la giustizia greca», assicura, poco prima di partire per Milano. I carabinieri l’hanno scortato fino a Malpensa dopo averlo trattenuto fino alle 11, in caserma, dove è rimasto con il padre Paolo e il vice parroco. In aeroporto la consegna alla polizia greca, che l’ha accompagnato sul volo Milano-Atene delle 19,35.
Già oggi Zanotti, che ieri sera ha trovato ad aspettarlo all’aeroporto l’avvocato greco, Georgios Assimakis, e il vice console italiano sarà in cella a Kalamata. La stessa località dove nel 2005 fu arrestato con l’amico, il torinese (ma residente in Romagna) Davide D’Orsi per quei 21 grammi di hascisc. Quantità per la quale i due ragazzi non avrebbero rischiato nulla in Italia, ma sufficiente in Grecia per far rischiare ai giovani 10 anni di carcere. "E’ una pena assolutamente spropositata", hanno ribadito in questi mesi la famiglia Zanotti, il suo legale Carlo Alberto Zaina, e i tanti amici che si sono mobilitati per Luca, finito al centro di un caso nazionale.
Per lui si sono mossi anche il sottosegretario agli Esteri, Stefania Craxi, gli onorevoli Sergio Pizzolante (Pdl) ed Elisa Marchioni (Pd). I due parlamentari il 5 settembre sono anche scesi in piazza a Santarcangelo con duemila persone, per manifestare a solidarietà a Zanotti e D’Orsi, e chiedere che vengano rivisti gli accordi per il mandato d’arresto europeo. "Luca è stato preso all’alba, come un mafioso... Nei prossimi giorni - annuncia Pizzolante - proporrò a tutti i parlamentari di aderire al nuovo comitato per rivedere le norme sull’estradizione. Norme ingiuste, come dimostra il caso Zanotti, di fronte a leggi così diverse tra i vari Paesi per lo stesso reato".
Luca, come la Cassazione ha deciso il 21 agosto, dovrà comparire in un tribunale greco. Le accuse contro lui e D’Orsi (sull’estradizione di quest’ultimo la Corte d’appello deciderà a fine ottobre) sono di spaccio e traffico internazionale di droga. Ma Zaina e Assimakis sperano di far ottenere a Zanotti le attenuanti. Luca, nel frattempo, dovrà restare in cella in fino al processo. Non nelle galere di Kalamata, però, che hanno una pessima fama: «Entro due giorni sarà trasferito in un carcere vicino Atene, in condizioni relativamente più umane», annuncia Zaina.
Qui resterà fino al processo «che dovrebbe iniziare a fine ottobre». Prima, molto prima, i genitori Paolo e Daniela voleranno in Grecia per andare a trovare Luca: "E’ un momento duro - ammettono - ma Luca si dimostra più maturo che mai". Presto andrà a trovarlo anche una delegazione bipartisan costituita dagli onorevoli Pizzolante e Marchioni.
Manuel Spadazzi
Fonte: Il Resto del Carlino
2 commenti:
non molliamo!
non possiamo lasciarvi soli!
ho appena postato i link sul mio blog cn la medievale vicenda...spero di portare piu' adesioni possibili!
www.thc.ilcannocchiale.it
Questa ingiustizia scuote ogni persona che abbia coscienza. Tieni duro Luca! non sei solo, devi tornare a casa! anche io farò girare la petizione il più possibile...dovremmo venire tutti in Grecia a manifestare per te e Davide!
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